Si tratta di un Ematococco-pluvialis a cui è "scoppiata"la sfera gelatinosa da cui era circondato. E' un'alga verde.

Sono due Eliozoi che si stanno "schiacciando" uno sull'altro a causa del progressivo essiccamento della goccia d'acqua.

Quando una coltura è ricca di forme di vita, può accadere che possano verificarsi scene di questo tipo che ripagano l'impegno profuso e aumentano, se mai ce ne fosse bisogno, l'entusiasmo e la passione.

Un pericoloso avvicinamento da parte di un Paramecium-caudatum a un Eliozoo. Come illustra l'immagine, il ciliato (per sua fortuna!) si è mantenuto a debita distanza.

Sicuramente mi sto ripetendo, perchè ho già pubblicato nei giorni scorsi immagini molto simili, ma essendo il momento particolarmente favorevole alla presenza diffusa di questi splendidi esemplari di Eliozoi, ho deciso di dedicargli un ampio spazio all'interno del blog per poter così ricordare e soprattutto documentare l'avvenimento (in questo periodo dell'anno) abbastanza inconsueto.
Riesco a riconoscere almeno tre generi diversi (almeno così credo!!):
Raphidocystis
Raphidiophrys
Acanthocystis

Come ho precedentemente detto, le colture che sto seguendo sono ricche di amebe sia piccole che grandi e quindi spero di fare cosa gradita, pubblicare quelle che ritengo siano meritevoli di attenzione. Nel caso specifico si tratta di due amebe dei generi Metachaos e Vahlkampfia.

Due rotiferi del genere Euchlanis uno adulto l'altro più giovane, intenti a cercare cibo. Devo dire che tale organismo l'ho incontrato pochissime volte.

L'immagine illustra un Raphidiophrys-viridis (è un eliozoo a fuso) il quale ha inglobato all'interno dell'involucro mucillaginoso un Coleps rappresentato dalla macchia scura al centro. E' stata una lotta fra due dei più straordinari predatori delle acque stagnanti.

Particolare delle cilia di uno Stentor-polymorphus. In questo momento è presente in maniera diffusa in diverse colture che sto seguendo.

Urosoma-cienkowskii. Animaletto che serpeggia velocemente sopra i detriti spesso simbionte con alghe. Vive in pantani, laghi, pozzanghere paludose e solitamente sempre sulla superficie dei sedimenti, è molto diffuso.

Queste otto immagini di vari Eliozoi, le ho osservate e fotografate tutte nel medesimo campione!!! ieri sera (25-11-2009) prelevato nel canale Righetti presso il nostro Padule. E' presente anche un video.

Ancora una piccola ameba. Nel caso specifico si tratta di una Tricamoeba-pilosa che nelle immagini è ripresa in quattro estroflessioni plasmatiche diverse e che nel video appaiono ancor più evidenti.

Tre Stentor "pescati" in due diverse colture rappresentano le tre specie che più ritroviamo durante la raccolta dei campioni che periodicamente facciamo nelle acque del nostro Padule.
Dall'alto in basso:
Stentor-roeseli
Stentor-coreuleus
Stentor-polymorphus

La prima immagine è la parte superficiale dell'animaletto fortemente ingrandita. Le quattro immagini composte rappresentano le varie sezioni del corpo. Le foto sono effettuate in campo scuro. Non sono riuscito a riconoscerne ne il genere ne la specie. Chiedo aiuto!!!

In questi giorni le colture che osservo sono ricche di amebe di piccole dimensioni. Solo in rari casi le ho trovate di misure cospique.

Alcuni giorni fa, ho pubblicato alcune foto del solito soggetto, definendolo (erroneamente?) un'ameba stellata. Mi sono sorti alcuni dubbi che si sono consolidati, quando questa mattina ho "pescato" nuovamente lo stesso microrganismo in atteggiamento che mi è sembrato classico di un eliozoo durante la caccia.
Questo mi induce a credere che esso sia un Raphidiophrys-elegans un eliozoo con involucro mucillaginoso.

Astramoeba-radiosa. Ameba stellare (o Eliozoo?) Nelle immagini(ma soprattutto nel video) si può notare il lento cambiamento di forma che induce a pensare che esso sia appunto un eliozoo.