VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA VITA IN UNA GOCCIA D'ACQUA ...un sogno è come un Microscopio attraverso il quale osserviamo gli avvenimenti nascosti nella nostra anima.... Erich Fromm
martedì 30 marzo 2010
sabato 27 marzo 2010
venerdì 26 marzo 2010
martedì 23 marzo 2010
lunedì 22 marzo 2010
Un doveroso ringraziamento lo devo all'amico Piero Lavoratti per l'aiuto prestatomi.
sabato 20 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
Tutte queste cellule si generano durante la crescita dell'individuo attraverso il processo di divisione cellulare costituito da mitòsi e citodièresi. Lo stesso processo permette all'organismo adulto di mantenere costante il numero delle proprie cellule, sostituendo continuamente quelle morte o danneggiate.
Mediante la mitosi il nucleo di una cellula eucariote si divide in due nuclei-figli geneticamente identici. Nel nostro corpo milioni di cellule si dividono ogni secondo attraverso la mitosi.
A seconda del loro tipo e della loro funzione, le cellule si dividono una o più volte al giorno, oppure meno spesso. Certe cellule altamente specializzate, come i globuli rossi e le cellule nervose, non sono capaci di replicarsi ma sono prodotti dalla continua divisione delle cellule staminali del midollo osseo.
La divisione è regolata dal ciclo cellulare, una sequenza ripetitiva di eventi che va dal momento in cui una cellula si divide, formando due cellule figlie, al momento in cui ciascuna di queste si divide a sua volta.
Durante l'interfase la cellula sintetizza nuove molecole e nuovi organuli. All'interno del nucleo i cromosomi sono già duplicati, ma non è possibile distinguerli tra loro perché sono ancora sotto forma di cromatina non spiralizzata. Il citoplasma contiene due centri di organizzazione dei microtùbuli (COMT): da qui hanno origine i microtubuli, fibre proteiche che costituiscono il fuso mitòtico, la struttura che guiderà la separazione dei cromosomi nel corso della mitosi. Nelle cellule animali ciascun COMT contiene una coppia di centrìoli, organuli che sono strutturalmente simili alla base dei microtubuli, ma di cui non si conosce ancora la funzione. Il nucleo contiene uno o più nuclèoli, e ciò indica che la cellula sta sintetizzando proteine: infatti è nei nucleoli che si formano i ribosomi, che hanno un ruolo essenziale nella sintesi proteica. Durante la mitosi le cellule osservate al microscopio cambiano aspetto. I filamenti di cromatina che durante l'interfase avevano l'aspetto di una matassa indistinta si avvolgono più strettamente (spiralizzazione): il DNA diventa così visibile in forma di cromosomi filiformi. Il nome del processo, mitosi, deriva proprio dalla parola greca mìtos, che significa "filo". All'inizio della profase, che è il primo stadio della mitosi, ciascun cromosoma duplicato è formato da due cromatìdi identici, uniti in corrispondenza del centròmero. La cellula ha così predisposto le due copie del proprio corredo genetico indispensabili per la divisione in due cellule figlie identiche. Nel citoplasma inizia a formarsi il fuso, man mano che i microtubuli vengono assemblati a partire dai due centri di organizzazione dei microtùbuli (COMT), che si allontanano tra loro. La profase è lo stadio più lungo della mitosi: se l'intero processo di divisione cellulare dura dieci minuti (che è la durata minima della mitosi), la cellula si troverà in profase per circa sei minuti. Alla fine della profase la membrana del nucleo si frammenta fino a scomparire; i cromosomi non sono più separati dal citoplasma. Ora i microtubuli che partono dai due COMT, ai poli del fuso, possono raggiungere i cromosomi, che sono ora molto spiralizzati e ben distinguibili. In corrispondenza dei centromeri ogni cromatidio possiede una struttura proteica detta cinetocòre . Alcuni microtubuli del fuso si agganciano ai cinetocori, mentre altri agganciano microtubuli provenienti dal polo opposto del fuso. Ai microtubuli sono associate proteine motrici che iniziano a trascinare i cromosomi verso il centro della cellula. All'inizio della metafase il fuso mitotico è completo, con i due poli alle estremità opposte della cellula: ha la forma di una palla ovale da rugby. Le coppie di cromatidi si muovono avanti e indietro all'interno del fuso, probabilmente manovrate dalle fibre di microtubuli, fino a che i cromosomi si dispongono in modo preciso nel piano equatoriale della cellula, lungo cui si allineano tutti i centromeri. I cinetocori dei due cromatidi di ciascun cromosoma sono rivolti verso poli opposti. I microtubuli attaccati a un determinato cromatidio provengono tutti dal medesimo polo del fuso, mentre quelli attaccati al cromatidio corrispondente provengono dal polo opposto. Si ritiene che siano le proteine motrici dei cinetocori a spostare i cromosomi lungo i microtubuli, grazie a energia fornita dall'ATP. I centromeri infatti avanzano per primi verso i poli opposti della cellula, mentre le braccia dei cromosomi sembrano essere trascinate dietro. Durante il movimento i microtubuli attaccati ai cinetocori si accorciano mentre quelli che non sono attaccati ai cromosomi si allungano: i poli così si allontanano uno dall'altro, e la cellula si allunga. Al termine dell'anafase, a ciascuno dei due poli della cellula è radunata una serie completa di cromosomi, che al termine della replicazione cellulare costituirà il corredo genetico di una delle cellule figlie. Nella telofase prosegue l'allungamento della cellula iniziato nell'anafase. Intorno ai cromosomi si formano nuove membrane nucleari: ai due poli della cellula si formano così i due nuovi nuclei. I cromosomi nel frattempo si svolgono in filamenti di cromatina, riappaiono i nucleoli e il fuso mitotico si disperde sotto forma di molecole di tubulina. La mitosi - cioè la suddivisione di un nucleo cellulare in due nuclei figli geneticamente identici - è così terminata. La citodièresi, cioè la divisione del citoplasma, avviene di solito simultaneamente alla telofase: le due cellule figlie quindi si separano subito dopo la fine della mitosi. Nelle cellule animali la citodieresi ha luogo con la formazione di un solco di scissione, una strozzatura provocata da un cordone di filamenti della proteina actina, che progressivamente divide la cellula in due parti. Con il completamento della divisione cellulare si sono formate due cellule figlie, geneticamente identiche tra loro, che sono un po' più piccole della cellula madre ma che per il resto sarebbero indistinguibili da essa. Da: torinoscienza.it
Durante l'anafase i centromeri di ciascun cromosoma si staccano, e i cromatidi separati migrano verso i poli opposti della cellula, diventando in sostanza cromosomi indipendenti che hanno l'aspetto di singoli bastoncini. Ciò avviene contemporaneamente per tutte le coppie di cromatidi.
e la citodieresi
giovedì 18 marzo 2010
Cellula procariotica
Vi sono due tipi di cellula procariote che, secondo la proposta tassonomica del 1990 di Carl Woese, costituiscono due dei tre domini viventi: gli Eubacteria (a volte, semplicemente, Bacteria) e gli Archaea. Tra questi due domini non vi sono tuttavia differenze strutturali sostanziali. Le principali strutture che caratterizzano la cellula procariote sono tre.
- La presenza di una o più appendici chiamate flagelli e/o pili (strutture proteiche che protrudono dalla superficie cellulare).
- Un contenitore cellulare costituito da parete cellulare e/o da capsula, barriere supplementari nei confronti dell'esterno. I componenti del contenitore possono essere estremamente variabili. Se la membrana plasmatica è presente in tutte le cellule procariotiche, esse presentano grandi differenze relativamente alla presenza e/o alla composizione di capsula e parete. La parete delle cellule procariotiche può essere di due tipi: Gram-positivo o Gram-negativo. Le pareti Gram-positive se colorate tramite il colorante cristalvioletto, e poi risciacquate, mantengono la colorazione. Mentre quelle Gram-negative no. La differenza sta tutta nella composizione della parete. Sia i Gram-positivi che i Gram-negativi, possiedono uno strato esterno detto peptidoglicano, che è il frutto dell'unione di due acidi e alcuni residui aminoacidici. Il peptidoglicano dei Gram-positivi è molto spesso, mentre quello dei Gram-negativi, oltre ad essere più sottile, è sormontato da uno strato LPS (lipolisaccaridico).
- Una regione citoplasmatica priva di nucleo e/o organelli, che contiene principalmente il genoma ed i ribosomi. Un cromosoma procariote è solitamente una molecola circolare. Anche senza un vero nucleo, il DNA è condensato in un nucleoide. I procarioti possono avere elementi di DNA extracromosomico chiamati plasmidi, che sono solitamente circolari e che possono apportare capacità aggiuntive come la resistenza agli antibiotici. Le funzioni che gli organelli svolgono negli eucarioti, nei procarioti sono svolte a cavallo della membrana plasmatica.
Cellula eucariota
Una tipica cellula eucariotica presenta solitamente una dimensione circa 10 volte maggiore rispetto ad una tipica cellula procariotica, con un volume cellulare complessivo che può essere dunque anche 1000 volte maggiore. La principale caratteristica delle cellule eucariote, che le distingue da quelle procariote, è la presenza di una notevole compartimentazione interna, costituita dalla presenza di vescicole ed invaginazioni racchiuse da membrane fosfolipidiche nelle quali hanno luogo specifiche attività metaboliche. Il compartimento più importante è senza dubbio il nucleo cellulare, un organulo in cui viene conservato il DNA cellulare e che dà il nome alla cellula stessa (dal greco ευ, bene/vero e κάρυον, nucleo).A livello strutturale, le cellule eucariote presentano differenze rilevanti dai procarioti in tre regioni.
- La membrana plasmatica è del tutto simile a quella procariotica nella struttura e nella funzione. La parete cellulare non è invece presente, se non nella cellula vegetale (che presenta tuttavia una composizione profondamente diversa).
- Il DNA eucariotico è organizzato in molecole lineari chiamate cromosomi, associate ad istoni e contenute interamente nel nucleo. Anche alcuni organelli eucariotici (come i mitocondri ed i cloroplasti) possono contenere DNA.
- Gli eucarioti possono utilizzare ciglia e flagelli per muoversi, sebbene la loro struttura sia decisamente più complessa di quella delle protrusioni procariotiche.
Cellula animale ]
La cellula animale è una cellula eucaritica che,per via di alcuni aspetti,è differente dalla cellula vegetale:
- L'assenza di una parete cellulare,ma la sola presenza di una membrana cellulare.
- La presenza dei lisosomi:rappresentano il sistema digerente della cellula in quanto sono responsabili della degradazione e della digestione(distruzione) di molecole estranee e macromolecole ingerite dalla cellula via endocitosi così come di macromolecole endogene.
- La presenza dei centrioli:intervengono al momento della duplicazione cellulare e sono responsabili di un'ordinata disposizione degli organuli cellulari.
- La presenza di flagelli: per il movimento cellulare
- L'assenza dei plastidi e dei vacuoli,tipici delle cellule vegetali.
Anatomia della cellula
Tutte le cellule, sia procarioti che eucarioti, sono racchiuse da una membrana che le protegge dall'ambiente esterno e ne preserva il potenziale elettrico. All'interno della membrana è presente il citoplasma, una sostanza salina che occupa la maggior parte del volume. Tutte le cellule utilizzano acidi nucleici (DNA ed RNA) per conservare e trasmettere l'informazione genetica necessaria a produrre proteine ed enzimi necessari per il funzionamento della cellula. Sono numerose le altre biomolecole e le compartimentazioni presenti all'interno della cellula. Di seguito sono riportate alcune delle più importanti.
La membrana cellulare
La membrana cellulare (detta anche membrana plasmatica o plasmalemma) è un sottile rivestimento che delimita tutte le cellule, separandole e proteggendole dall'ambiente esterno. Tale rivestimento è composto in prevalenza da un doppio strato di fosfolipidi, molecole contenenti regioni idrofobiche (rivolte verso l'interno della membrana) ed idrofile (rivolte verso l'esterno). Per tale motivo, la membrana è spesso definita come doppio foglietto fosfolipidico o bilayer fosfolipidico.Numerose molecole proteiche e glicoproteiche (oltre al colesterolo e a diversi glicolipidi) sono inserite all'interno della struttura lipidica della membrana. Tali macromolecole, che possono spostarsi liberamente all'interno della membrana stessa (motivo per il quale la sua struttura è definita a mosaico fluido), possono agire come canali o pompe che trasportano le molecole all'interno o all'esterno della cellula. Sulla superficie della membrana sono presenti anche numerosi recettori, proteine che permettono alla cellula di rispondere prontamente ai segnali (tipicamente ormonali) provenienti dall'esterno.
La membrana è detta semi-permeabile, dal momento che è in grado di permettere ad una sostanza di passare liberamente, di passare in una determinata quantità o di non passare affatto. Negli organismi procarioti è ricoperta da un rivestimento protettivo chiamato parete cellulare, assente invece negli eucarioti animali; nelle cellule eucariotiche vegetali essa è presente sottoforma di una parete cellulare primaria (composta principalmente da pectina) e di una parete cellulare secondaria (composta principalmente da lignina).
Il citoplasma ed il citoscheletro
Il citoplasma è una soluzione acquosa dalla consistenza gelatinosa al cui interno vi sono i vari organuli che compongono la cellula. Tali organelli sono ancorati ad una struttura proteica, nota come citoscheletro. Esso ha in primo luogo la funzione di organizzare e mantenere la forma della cellula. Tra le altre funzioni, esso contribuisce in modo determinante al trasporto delle molecole all'interno della cellula, convogliandole verso il compartimento corretto, alla citodieresi ed al già citato sostegno ed ancoraggio degli organelli.Il citoscheletro eucariotico è composto dai microfilamenti (composti essenzialmente di actina), dai filamenti intermedi e dai microtubuli (composti di tubulina). Il citoscheletro procariotico è meno studiato, ma è coinvolto anch'esso nel mantenimento della forma cellulare e nella citodieresi.[8]
Il centrosoma è la struttura da cui si dipartono i microtubuli e che, per questo motivo, ha un ruolo fondamentale per tutto il citoscheletro. Esso dirige infatti il trasporto attraverso il reticolo endoplasmatico e l'apparato del Golgi. I centrosomi sono composti da due centrioli, che si separano durante la divisione cellulare e collaborano alla formazione del fuso mitotico. Nelle cellule animali è presente un solo centrosoma. Centrosomi sono presenti anche in alcuni funghi ed alghe unicellulari.
Le ciglia ed i flagelli
Le ciglia ed i flagelli sono estroflessioni cellulari che ne permettono il movimento. Le ciglia sono generalmente numerose e possono creare correnti nella soluzione intorno alla cellula, in modo da indirizzare le sostanze nutrienti verso il luogo in cui verrà digerito (come succede per esempio nelle spugne). I flagelli sono invece presenti in numero singolo o comunque ridotto.La parte interna di un ciglio o di un flagello è detta assonema o centriolo ed è costituito da una membrana che racchiude 9 coppie di microtubuli alla periferia più due microtubuli non accoppiati al centro. Questa struttura, detta 9+2, si ritrova in quasi tutte le forme di ciglia e flagelli eucariotici, dai protozoi all'uomo. L'assonema si attacca al corpuscolo basale, anch'esso formato da microtubuli, con una struttura leggermente diversa da quella dell'assonema: ci sono 9 triplette ai lati e 2 microtubuli singoli al centro.
Organuli
Le cellule eucariotiche contengono numerosi piccoli organi (chiamati appunto organuli) specializzati nello svolgere specifiche funzioni necessarie alla sopravvivenza delle cellule stesse.Il nucleo
Il nucleo è l'organello più complesso presente all'interno delle cellule eucariotiche e può essere considerato il centro di comando da cui partono tutti gli ordini che regolano la vita della cellula, presso cui è conservato il DNA sotto forma di cromatina ed hanno luogo la replicazione del DNA nucleare e la sua trascrizione ad RNA.
All'interno del nucleo, il nucleolo è la regione responsabile della sintesi dell'RNA ribosomiale (rRNA). Si tratta di una struttura fibrosa e granulare presente in una o più copie, soprattutto nelle cellule che presentano una attiva sintesi proteica. Al microscopio ottico appare come un granulo rotondeggiante, non delimitato da membrana e circondato da uno strato di cromatina condensata. È costituito da tratti di DNA che codificano per l'RNA ribosomiale, da filamenti di rRNA nascenti e da proteine.
L'informazione genetica presente nel nucleo è protetta da eventuali molecole citosoliche in grado di danneggiarla attraverso una doppia membrana nucleare, detta solitamente cisterna perinucleare e caratterizzata dalla presenza di pori che permettono il passaggio di determinate sostanze.
Il materiale genetico eucariotico è racchiuso all'interno del nucleo, dove è organizzato in differenti cromosomi lineari. Anche alcuni organelli, come mitocondri e cloroplasti, possono contenere materiale genetico addizionale. Il materiale genetico nei procarioti è invece contenuto in una semplice molecola circolare (il cromosoma batterico) situata in una regione del citoplasma detta nucleoide (che non può però essere considerata un organello).
Sintetizzando il nucleo è il cervello della cellula;riceve informazioni e trasmette ordini e messaggi.
Il reticolo endoplasmatico e l'apparato di Golgi
Il reticolo endoplasmatico (RE) è costituito da una serie di membrane ripiegate l'una sull'altra a formare tubuli e sacchetti che hanno il compito di raccogliere le proteine sintetizzate dai ribosomi, di trasportarle e smistarle, a seconda che siano destinate a subire determinate modificazioni o dirette verso specifiche destinazioni cellulari (ad esempio l'apparato di Golgi).
Si differenziano due regioni di RE: il reticolo endoplasmatico ruvido, sulla cui superficie sono contenuti i ribosomi (i corpuscoli riboproteici responsabili della sintesi proteica), e quello liscio, che ne è privo ed è maggiormente impegnato ad operare modificazioni post-traduzionali sulle proteine.
L'apparato di Golgi è adibito a rifinire e rendere fruibili le proteine prodotte da RE, prima che siano utilizzate dalla cellula stessa o espulse da essa. Tra le funzioni che svolge figurano dunque la modificazione di proteine e lipidi, la sintesi di carboidrati e l'impacchettamento delle molecole destinate alla secrezione all'esterno della cellula.
Formato da sacche membranose impilate le une sulle altre, la morfologia dell'apparato può variare leggermente a seconda delle cellule in esame, anche se in linea di massima la sua struttura è pressoché uniforme. Esso è infatti formato quasi sempre da dittiosomi, strutture costituite a loro volta da piccole sacche appiattite, e da formazioni cave, chiamate vescicole golgiane.
Sintetizzando l'apparato di Golgi è un insieme di vescicole appiattite a fisarmonica.
Mitocondri e cloroplasti
I mitocondri possono essere considerati le centrali energetiche della cellula e sono presenti in quasi tutte le cellule eucariote[9] in numero variabile (tipicamente ne sono presenti circa 2000 per cellula, rappresentandone circa un quinto del volume totale).[10]
Ogni mitocondrio è racchiuso da due membrane, che ne individuano cinque regioni dalle proprietà differenti: la membrana esterna, lo spazio intermembrana, la membrana interna, lo spazio delle creste (formate dalle inflessioni della membrana interna) e la matrice.
La principale funzione dei mitocondri è la conversione di vari metaboliti in energia utilizzabile dalla cellula sotto forma di ATP. Ciò avviene attraverso pathways fondamentali come il ciclo di Krebs e la beta-ossidazione e la conseguente fosforilazione ossidativa. I mitocondri sono implicati anche in processi cellulari come l'apoptosi (morte cellulare programmata), la regolazione dello stato ossidativo della cellula, la sintesi dell'eme o la sintesi di steroidi.
I cloroplasti possono esser considerati la controparte dei mitocondri. Invece di produrre CO2 e H2O come scarto, essi svolgono la fotosintesi clorofilliana, che parte da quei composti per generare glucosio ed ossigeno. Anche i cloroplasti possono esser presenti in numero, forma e dimensione variabili all'interno del citoplasma.
Rispetto agli altri organelli, i mitocondri ed i cloroplasti contengono al loro interno una molecola di DNA indipendente da quello situato nel nucleo della cellula, che ne permette l'autoreplicazioni. Secondo la teoria endosimbiontica, questo sarebbe dovuto al fatto che tali organelli deriverebbero da ancestrali cellule procariote libere.
Lisosomi e perossisomi
I lisosomi sono organuli che contengono enzimi idrolitici (capaci di idrolizzare, cioè di rompere, i legami delle macromolecole biologiche), adibiti alla digestione in ambiente acido delle sostanze inutili o dannose alla cellula. Tali reazioni avvengono in un organello ad hoc per evitare la degradazione o l'acidificazione del citoplasma. Presenti solo nelle cellule eucariote animali, i lisosomi hanno un ruolo fondamentale ad esempio nei globuli bianchi, dove collaborano alla distruzione delle macromolecole di microorganismi patogeni.I perossisomi hanno un ruolo simile a quello dei lisosomi. Anche essi infatti svolgono reazioni particolari in un ambiente confinato. In particolare, i perossisomi si occupano di degradare i perossidi (come l'acqua ossigenata), attraverso enzimi noti come perossidasi.
I vacuoli
I vacuoli sono organelli in grado di conservare al loro interno nutrienti e sostanze di scarto. Alcuni vacuoli possono anche contenere acqua di riserva. Alcune cellule, come quelle del genere Amoeba, hanno vacuoli contrattili, in grado di pompare acqua all'esterno della cellula qualora ce ne sia di surplus.Fonte: wikipedia l'enciclopedia libera