martedì 12 gennaio 2010


L'osservazione al microscopio di campioni d'acqua dolce può portare ad imbattersi in qualche esemplare di ostracode. Si tratta di animali che in origine erano presenti solo in acque marine, solo in una fase successiva hanno colonizzato le acque dolci. Essi raggiungono lunghezze di 2 o 3 millimetri al massimo alle nostre latitudini, ma in zone sud-africane si arriva fino ad 8 millmetri.
Gli ostracodi hanno forma pressochè ovoidale. Dal punto di vista anatomico, il corpo può essere diviso in capo e tronco. Il capo porta antenne ed occhi, mentre il tronco ha delle appendici che hanno forma di zampe articolate. La colorazione degli ostracodi è variabile da un esemplare all'altro; essa, infatti, può passare dal giallo all'arancio, al rosso, al bruno, al nero ed al verde. La riproduzione di questi animali è legata ai cicli delle stagioni e registra un arresto durante il periodo invernale, per cui in questa stagione sarà più difficile poter rilevarne la presenza nelle acque.

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