giovedì 21 gennaio 2010

Queste due immagini di Idra d'acqua dolce sono state riprese negli anni '70 con un microscopio poco più che un giocattolo ed un apparecchio fotografico Kodak Instamatic da Guido Guidotti presidente della nostra associazione. Una curiosità: da allora (oltre 30 anni!) non siamo più riusciti a vederne e ovviamente a fotografarne altre. l'immagine a sinistra mostra l'animaletto con i tentacoli aperti e quella a destra in fase di riproduzione (per gemmazione).
'Hydra viridis possiede una colorazione verdognola e vive quasi in simbiosi alle alghe verdi del genere Chlorella che si localizzano nei suoi tessuti.
Di dimensioni dell'ordine del millimetro, ha un corpo tubuliforme munito di un "piede" mobile, ed interessante è proprio il modo in cui l'hydra si sposta: per rotazione o per trascinamento.
Per ruotare dalla sua posizione verso un altro posto, si curva fino a fissare i tentacoli sulla superficie, stacca il "piede" e, roteando sulla sua testa ritorna a fissare il piede in un vero atto di acrobazia!
Per trascinamento invece fissa i tentacoli sulla superficie e trascinando il piede lo sposta, ripetendo questo movimento fino ad arrivare alla posizione desiderata.
L'hydra non possiede apparato respiratorio e la sua respirazione avviene attraverso il lavoro individuale di ogni cellula, la quale prende l'ossigeno di cui ognuna ha bisogno. Questo succede così perché la membrana cellulare che la ricopre è permeabile ai gas sciolti nell'acqua.
Si alimenta di Cyclops, piccoli Daphnia ed avannotti di pesci. Per acchiappare le sue prede si avvale, come gli anemoni, dei nematocisti ubicati nei suoi tentacoli. Questi nematocisti sono provvisti di piccole camere piene di un liquido molto irritante. All'interno di dette camere si trova un filamento arrotolato come una molla che scatta come una freccia ad ogni minimo contatto con l'oggetto o preda.
Questo filamento possiede una tossina che iniettata nella preda, immediatamente l'immobilizza. Questa tossina sembra essere un "pre-digestivo" e permette all'hydra di introdurre la preda nel suo interno dove le cellule endodermiche (cellule dell’epitelio intestinale e respiratorio) secerne succhi gastrici che completano la digestione, i resti non digeribili sono espulsi all'esterno.
La maggioranza delle specie di Hydra, sono ermafroditi, benché ci siano anche specie dioiche ed unisessuali. Gli ermafroditi (Hydra viridis, per l'appunto) hanno ovaie e testicoli che si sviluppano come gonfiori nell'epidermide. Gli spermatozoi sono liberati nell'acqua e nuotano alla ricerca dell'ovaia nella quale penetrano attraverso un'apertura nell'epidermide. Lo zigote od ovulo fecondato si divide e forma una coperta come un bottone o ciste. L'embrione cresce e si sviluppa, potendo staccarsi dall'ovaia e cadere al fondo, posto dove rimane in forma di vita latente nell'attesa di condizioni favorevoli per il suo successivo sviluppo.
La riproduzione per gemmazione si verifica in genere in condizioni tropicali, quindi in un acquario tropicali l'hydra può riprodursisi permanentemente, almeno finché trova abbondante alimentazione. Negli ambienti naturali la gemmazione è propria della primavera e dell'estate e si manifesta per la formazione di un gonfiore o che lasciano esposto all'esterno attraverso un'apertura. Quell'apertura si circonda di alcune rugosità che si
trasformano in tentacoli, con le quali termina di formare il nuovo individuo. Talvolta nella stessa hydra figlia cresce e si sviluppa una hydra nipote allo stesso modo che abbiamo appena descritto. Quando l'hydra figlia riesce ad agganciarsi a qualche oggetto per mezzo dei suoi tentacoli, si stacca della madre e comincia una vita indipendente.

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