I BATTERI
I procarioti si distinguono in due gruppi principali: archeobatteri ed eubatteri. I primi vivono spesso in situazioni di temperatura e pH molto inospitali, ma hanno caratteristiche (metaboliche, genetiche, strutturali) simili agli eucarioti. Gli eubatteri comprendono la maggior parte dei restanti batteri; alcuni gruppi sono i micoplasmi, le rickettsie, gli attinomiceti, le spirochete, gli pseudomonadi, e gli azotofissatori.
Fra loro si distinguono per forma in
- Bacilli: a bastoncino
- Cocchi: a sfera; se si dispongono a coppia si chiamano diplococchi, a catena si chiamano streptococchi, a grappolo si chiamano stafilococchi.
- Spirilli: a spirale
- Vibrioni: a virgola
- Spirochete: con più curve
Un’altra importante suddivisione è quella che li raggruppa secondo l'optimum di temperatura alla quale possono crescere. Per questa suddivisione si hanno, tre sottoclassi:
- batteri criofili o psicrofili
- batteri mesofili
- batteri termofili
I batteri posseggono una parete cellulare, che è una struttura caratteristica della cellula procariotica, al di sotto della parete e' presente la membrana cellulare: su di essa si trovano quasi tutti gli enzimi che svolgono le reazioni metaboliche. Il DNA si trova in una zona chiamata nucleoide e non e' separato del citoplasma da alcuma membrana nucleare, che invece e' presente nelle cellule eucariotiche; nel citoplasma si trovano anche piccole molecole circolari di DNA chiamate plasmidi. Posseggono organi di locomozione: fimbrie o uno o piu' flagelli. La parete cellulare può essere rivestita esternamente da una capsula, formata di regola da polisaccaridi secreti dai batteri stessi. Nel caso di Bacillus anthracis, la capsula è composta da polipeptidi dell'acido D-glutammico. La presenza di capsula conferisce alle colonie batteriche un aspetto "liscio" o "mucoide", mentre quelle prive di capsula manifestano un aspetto "rugoso". La funzione della capsula è quella di proteggere meccanicamente la cellula procariotica dall'ambiente esterno.
Per procedere all'identificazione di un batterio, si usano le seguenti metodologie: riconoscimento a microscopio ottico od elettronico, colorazione di Gram, analisi della morfologia della colonia, mobilità, capacità a produrre spore, acido-resistenza e esigenza di condizioni aerobiche o anaerobiche per la crescita; altre prove di natura biochimica, quali la valutazione della capacità del microrganismo di metabolizzare particolari terreni (con conseguente generazione di acidi e/o gas), di produrre particolari enzimi (p. es. catalasi, fosfatasi), oppure di ridurre od ossidare determinati componenti.
La colorazione di Gram è una delle metodologie più utilizzate e si basa sulla distinzione delle caratteristiche della parete: una struttura con più peptoglicani si colora e di conseguenza si dice che il batterio e' Gram positivo; una minor presenza di peptoglicani contraddistingue i Gram negativi.
Nessun commento:
Posta un commento