L'acqua presente nell'ambiente naturale di pozze, stagni, fossati e luoghi simili, è già di per sè ricca di materiale da osservare. Tuttavia, si possono allestire anche delle colture nel nostro laboratorio, preparando gli infusi.
Tanto per cominciare, va detto che l'acqua raccolta è già un'ottima coltura ed i microrganismi vi si sviluppano bene senza alcun intervento. Ciò nonostante, si potranno ottenere ulteriori miglioramenti se vi aggiungeremo una piccola quantità di fango raccolto sul fondo, qualche rametto di pianta acquatica e frammenti di foglia estratta sempre dal luogo di raccolta, avendo cura di usarne piccole dosi. Si possono realizzare, tuttavia, dei veri e propri infusi nell'ambiente domestico.
Infuso di fieno
E' il più comune ed il più classico. Occorre un barattolo di vetro, meglio se non troppo piccolo. Si deposita sul fondo una modesta quantità di fieno. Si aggiungono un paio di chicchi di grano e riso. Infine si mette l'acqua. Non si deve utilizzare quella dell'acquedotto, che spesso contiene cloro, ma acqua piovana, di sorgente o pozzo. Dopo qualche giorno, due o tre, si noterà che sulla superficie dell'acqua si sarà sviluppata una pellicola ben definita. Essa sarà ricca di bacillus subtilis, un batterio che prolifera in presenza di fieno bagnato e sarà possibile osservare qualche protozoo se, nel materiale usato ve n'erano sotto forma di cisti o spore. Un risultato assai migliore si otterrà se, al momento della formazione della pellicola, si aggiungerà una piccola quantità d'acqua di stagno che ospiti già dei microrganismi.
Quando le condizioni sono ottimali, presso il substrato potranno comparire dei parameci in forma massiccia. Le colture di fieno vanno conservate alla luce, ma non direttamente al sole, ed a temperatura ambiente. Converrà seguirle nel tempo, perchè il microsistema ecologico dell'infusione è in continua evoluzione. Si osserva lo svilupparsi massiccio di una certa specie animale che, raggiunto il suo livello massimo, scomparirà sostituita da una nuova specie. Il fenomeno potrà ripetersi più volte.
L'infusione di fieno è molto adatta per i ciliati e può essere usata per alimentare colture vecchie.
Infuso di insalata
Risultati analoghi si ottengono mettendo in infusione un po' di foglie di insalata.
L'importante è non eccedere mai con le quantità immesse nell'acqua, che devono essere sempre modeste per non dar luogo a massicci fenomeni di putrefazione, con il conseguente eccessivo consumo d'ossigeno.
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